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broken isn't bad "cocaine and stars" |
"Nulla può superare la futilità della nostra esistenza se non la follia delle nostre ambizioni", Oliver Goldsmith
N.1
Mio padre non voleva che io bevessi o fumassi.
Lui fumava e beveva.
Allora ho bevuto e fumato.
Mio padre mi proibiva tante cose che lui faceva.
Nessun insegnamento ho imparato, fino a quando non l'ho accettato.
N.2
Mio padre diceva
alle storie
non credere.
E non avere fiducia nel mondo.
Alle storie credevo,
un po' di fiducia
l'avevo.
Mio padre
s'era dimenticato
che di un cavallo bianco
mi aveva parlato,
quando ero ancora piccolo,
quando era ancora lucido.
È una vicenda
di un tempo passato,
è una questione
che ormai ho superato.
Prima che il mondo,
da bello a prigione,
proprio a mio padre
desse ragione.
-
La differenza
tra essere giovani e non esserlo,
in amore,
questo io penso,
è nel crearsi milioni di attese,
dubbi,
tempi folli,
per fare o non fare una telefonata,
mandare quel messaggio,
dichiararsi o fingersi indifferenti,
dilatare lo spazio
per un bacio
agognato,
per poi rovinare tutto,
comunque.
Questo accade quando si è giovani,
in amore.
Quando non lo si è più, invece,
senza perder tempo
si manda a puttane tutto.
E poi,
lentamente,
si ripara.
N.3
Mio padre diceva
non andare a donne
ma
trovane una,
cercala giovane,
crescila bene.
Sono andato a donne,
ne ho avute tante,
ero arrogante,
e sono loro
che mi hanno cresciuto.
Ho avuto mille amori,
nemmeno uno è stato una gabbia.
Ho dato un milione di baci,
neppure uno
è stato di rabbia.
Ho avuto tante donne,
a tante mi sono dato,
neanche una era
come mio padre diceva.
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broken isn't bad "ass, flowers, love, moon" |
Alla fine di una giornata
votata a votare,
perché democrazia
è
partecipare,
nella mia mente
resta
un solo pensiero.
Oltre le masse,
la storia dei vinti,
i tiranni,
le sorti di genti,
vaganti nel mare,
dispersi in città,
ciascuno convinto
la fine verrà,
anche mio padre sarebbe d'accordo:
esprimi il tuo voto
e poi ama,
fino alla fine del giorno.
E fallo anche porno.
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Non più likes su Instagram.
L'assenza di numeri pubblici sotto le foto incoraggia la qualità degli autori e reprime le manie di grandezza di personaggi di dubbio gusto.
A volte è necessario eliminare il conteggio burocratico affinché si diventi liberi e creativi, forse sinceri.
Estenderei la scomparsa dei likes anche, e soprattutto, ai profili politici. Anzi chiuderei i loro account privati per aprire solo canali ufficiali.
Intanto anche Facebook e Twitter dovrebbero procedere nella stessa direzione, affinché la nevrosi da "mi piace" svanisse del tutto.
Vale ancora il detto "balla come se nessuno ti stesse guardando".
Balla e basta.