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pulp brother collage |
Cosa stai diventando, Milano?
Proibisci, recludi, abbatti e ti arrabbi per niente.
Milano persona,
che svela se stessa peggiore.
Dopo anni.
Hai finto i tuoi orgasmi?
Digital, smart, fake.
Città.
Metropoli.
Bella in foto.
Invidia di vetroresina e cemento, lavoro precario, aperitivo scadente, tram.
Bella ancora
nei posti dove non si va mai.
Riveli un volto crudele e ipocrita, Milano.
Cosa stai diventando?
Siamo nati qui,
radici del sud,
meridione,
terrone.
Sciocca Milano.
Orgoglio e vanità di pianura padana.
Un amore di Buzzati
che diventa amaro,
pubblicità sui palazzi.
Periferia,
Rozzano,
Bruzzano,
Milano.
Che eri antifascista,
operaia,
fiera del mobile,
arte e moda,
la prima alla Scala.
Non si fa musica
adesso,
provincia d'Europa, superbia.
E nemmeno la nebbia,
mentre serri i locali,
le bici sul treno le togli,
t'indigni e ci volti le spalle,
Milano,
giù dai Navigli,
si vede l'errore,
ricopre la spocchia del tuo nome.
Nemmeno la nebbia.
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