mercoledì 21 dicembre 2011

Le case.

Fuori dalla finestra ci sono le case.
Viste da qui sono tutte più basse rispetto al mio palazzo, così l'orizzonte è fatto di case in cui sembra che ci puoi spiare dentro. In effetti, volendo, è possibile vedere il mondo che si muove in quelle case. Ma io non lo faccio, per falso pudore.
Una volta, però, fumavo una sigaretta sul mio balcone.
Me ne stavo là, che era estate, e sullo sfondo le solite case.
Una macchina si ferma nel parcheggio sotto il mio palazzo, quello antistante le case. E dentro la macchina un ragazzo ed una ragazza, giovani, parlano. Sto per finire la mia sigaretta, ma mi distraggo. Intanto nelle case si muove un mondo nascosto. Ma in quella macchina la ragazza è scomparsa, o meglio, la testa della ragazza è scomparsa. Anzi no, adesso fa su e giù. Da qui infatti, oltre alle case, è possibile vedere cosa succede nelle macchine parcheggiate sotto il palazzo: si vedono rapporti orali consumati sotto casa.
Adesso non so se io sono stato inconsapevole guardone quel giorno, tant'è che imbarazzato ho cercato di attirare l'attenzione dei due amanti-orali con movimenti sul mio balcone del tipo "ragazzi, si vede che ci state dando dentro, soprattutto tu, bella..." ma quelli, che mi hanno pure visto, hanno proseguito fino a quando lui non si è aggrappato con entrambe la mani al tettuccio dell'abitacolo con un'espressione di stravolto godimento. E se n'è venuto. Lei è riemersa asciugandosi la bocca, ha lanciato uno sguardo verso una casa, ossia la mia, con me sul balcone che guardavo lei, ha fatto un sorriso malizioso e sicuramente ha detto al ragazzo "...è bello quando ti guardano dalle case".
La macchina è ripartita.
Io ero ancora là, fermo. Mi sono accorto che le case sull'orizzonte non si erano mosse.
Anche adesso che le guardo, ed è inverno, sono sempre là, coi loro mondi nascosti dentro.

Nelson Corallo

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