mercoledì 21 giugno 2017

Sobrietá

"It's a hard life
To be true lovers together
To love and live forever in each others hearts
It's a long hard fight
To learn to care for each other
To trust in one another right from the start
When you're in love"

It's a hard life, Queen


É anche una questione di sobrietà, mi spiego. Scrivere cose per mandare messaggi, spartire esperienze, indicare una strada che porti aldilà del "basta che sto bene io, 'fanculo il resto". Ci vuole stile per dire cose sagge, però noialtri viviamo nel mondo occidentale e non possiamo fare troppo gli spirituali di tipo zen, non così in fretta. Su questo argomento ne ha parlato anche Jung, andatevelo a leggere.
Noialtri dobbiamo prima affrontare l'ombra e reintegrarla, prima di essere lievi, anche liberi, e simpatici. Invece siamo costretti a essere ironici, il che presuppone la radice "ira", spesso sarcastici, mai affrancati da certi pesi culturali. Perché? Perché siamo cresciuti con l'idea che bisognava spaccare culi a tutti, e vincere. Lo si vede in Tv, social network e politica. Però tutti a dire che sono illuminati. Certo, illuminati dai flash dei loro stessi autoscatti. 
Servirebbe una sobrietà tipo quella di Freddie Mercury, non scherzo. Eccessivo in bellezza, fantasia, colori e sessualità. Pieno di luce. Amore, amicizia, vita e morte. C'era tutto in lui, c'è ancora per quanto mi riguarda. E quando sono disgustato dal mondo ascolto i Queen, vedo i loro video e imito le mosse col pugno chiuso verso il cielo, faccio i passetti di Freddie. Un giorno indosserò una parrucca, una minigonna di pelle e passando l'aspirapolvere canterò "I want to break free". É gay? Cazzo me ne frega, é il più sobrio dei gay secondo me. Il più spirituale e profondo allo stesso tempo.
Il talento serve a smuovere la coscienza delle masse, per fargli incontrare i mostri e assimilarli. Lui ci riusciva, Freddie.
La sobrietà é disciplina, la disciplina é forza, la forza é assenza di paura, l'assenza di paura é piacere. Per assurdo la sobrietà porta al piacere più soddisfacente, perché non c'è senso di colpa.
Che post é questo?
Nulla, é che chi legge la mia roba lo fa di nascosto. Già, appena pubblico qualcosa ci sono almeno un centinaio di visualizzazioni che crescono e si assestano verso sera, più o meno il doppio che al mattino. Quanti "mi piace" ricevo pubblicamente? Uno, due, qualcuno di più se é solo una poesia. Il resto é occulto. La gente mi legge, lo vedo dai grafici, ma la gente non lo dice. Mi sta bene. Il mio stile non è sobrio, io sono eccessivo, e se risultando io il peggiore vi faccio sentire migliori, vinco. Anche quando perdo, io vinco. Perché non me ne importa più di spaccare culi. A me interessa godere, il che é diverso. 
Allora ballo con le mosse di Freddie Mercury e son felice se siete felici. Basta che non mi provocate sennó vi risponde Nelson Corallo* e lui é cattivo, si sa. Per me, invece, é tutta una questione di sobrietà, talento, niente rabbia, assenza di paura, piacere etc. etc.

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